VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI, DELLE COMPETENZE E DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
L’apprendimento è un processo complesso che si realizza nel tempo, investe la sfera cognitiva, metacognitiva e socio – affettiva del ragazzo. E’ influenzato dalla personalità del soggetto che apprende, dal contesto socio-culturale di apprendimento, dalle strategie didattiche e organizzative messe in campo dagli insegnanti.
La valutazione è una dimensione costantemente attiva che precede, accompagna e segue i processi curricolari.
E’ un percorso globale che tiene conto sia dei progressi compiuti nell’area cognitiva, sia dei processi di maturazione e di socializzazione dell’alunno.
E’ un processo che osserva il presente frutto di una storia e viatico per il futuro.
E’ volta alla verifica della capacità di ognuno di servirsi delle conoscenze e delle abilità, anche in un’ottica trasversale, per affrontare i compiti e le sfide della vita.
Assume una funzione formativa di accompagnamento del processo educativo – didattico.
E’ rivolta al superamento dell’orizzonte strettamente scolastico.
Aiuta l’alunno a comprendere le mete, anche minime, raggiunte, al fine di valorizzare le proprie risorse, le motivazioni e a costruire un concetto realistico e positivo di sé.
Promuove nell’allievo la capacità di autovalutazione.
Ha una funzione orientativa.
La valutazione richiede:
– osservazioni costanti;
– rigore nell’impostazione delle verifiche;
– analiticità e sinteticità;
– attenzione nei confronti della specificità delle condizioni individuali;
– collegialità.
Perché si valuta:
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per raccogliere informazioni sul processo di insegnamento/apprendimento e per modificarlo se necessario;
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per controllare l’adeguatezza delle metodologie e delle tecniche utilizzate;
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per accertare il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento;
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per orientare l’alunno verso la consapevolezza di sé e del suo futuro scolastico.
Come si valuta:
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raccogliendo dati sull’alunno attraverso i colloqui con i docenti della scuola di provenienza;
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leggendo il curriculum scolastico dell’alunno;
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utilizzando osservazioni sistematiche, periodiche e oggettive;
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effettuando confronti fra i diversi livelli di crescita al fine di individuare, per il singolo e per l’intero gruppo classe, eventuali difficoltà e di programmare interventi idonei conseguenti;
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definendo criteri di verifica;
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usando varie tipologie di prove che considerino i diversi stili di apprendimento;
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collegando la valutazione a quanto effettivamente insegnato;
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distinguendo: – la valutazione come misurazione oggettiva, frutto di osservazioni sistematiche delle conoscenze, delle abilità e delle competenze (semplice misurazione dei risultati delle verifiche)
– la valutazione come processo globale che tiene conto:
a) dei livelli di partenza dell’alunno,
b) dei reali progressi in campo cognitivo e affettivo,
c) della socializzazione
d) del grado di maturazione
e) del contesto socio – culturale in cui l’alunno vive
f) dei risultati raggiunti
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chiarendo agli alunni gli obiettivi da raggiungere.
Quando si valuta
La valutazione, come l’apprendimento, è un percorso che si compie nel tempo e in diversi momenti. Distinguiamo
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la valutazione iniziale o diagnostica: per rilevare le conoscenze, abilità e competenze degli allievi, specie nelle prime classi, e poter avviare il curricolo;
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la valutazione in itinere o formativa: per valutare gli apprendimenti durante e al termine di ogni attività finalizzata al raggiungimento di uno o più obiettivi, attraverso varie modalità di verifica; per controllare l’andamento di una proposta didattica e determinarne ulteriori modifiche e adattamenti;
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la valutazione finale o sommativa, per evidenziare i progressi ottenuti rispetto il livello di partenza, gli interessi manifestati e le attitudini promosse, nonché le eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno dalle mete comuni, al fine di progettare nuove azioni da intraprendere. E’ mirata a riunire un insieme di dati sull’andamento complessivo del curricolo.
Cosa si valuta:
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rispondenza dell’alunno alle attività programmate per il raggiungimento degli obiettivi prestabiliti dal docente, dai docenti contitolari della classe o dal Consiglio di classe;
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apprendimenti (conoscenze e abilità) e competenze controllabili in ogni alunno, in rapporto alla situazione di partenza;
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capacità di recupero dell’alunno e progressi compiuti;
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comportamento: partecipazione, interesse, impegno e rispetto delle regole.
Strumenti per la valutazione
L’osservazione è lo strumento privilegiato per la verifica nei tre ordini di scuola: dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado.
Nella scuola dell’infanzia l’osservazione, condotta in maniera sistematica e condivisa dal team docente, risulta fondamentale per adeguare il curricolo ai bisogni formativi e alle capacità dei singoli alunni.
Nelle scuole primaria e secondaria di I ° grado si affiancano altri strumenti di verifica che integrano l’osservazione diretta:
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osservazioni sistematiche e oggettive e lettura del curriculum scolastico;
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prove orali, colloqui, dialoghi e discussioni, …;
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prove scritte strutturate, semistrutturate o libere predisposte dall’insegnante, finalizzate a verificare il raggiungimento di obiettivi specifici, intermedi e finali;
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prove pratiche;
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lavori di gruppo;
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attività individuali in classe;
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prove nazionali INVALSI
I risultati delle verifiche vengono comunicati alle famiglie, allo scopo di coinvolgerle nell’esperienza educativa e informare sui processi di apprendimento dell’alunno.
Le singole verifiche consentono :
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di misurare la quantità e la qualità delle competenze raggiunte da ogni alunno;
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di valutare la validità del metodo utilizzato.
Le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola secondaria di I grado.
MODALITA’ OPERATIVE PER LA VALUTAZIONE
– la valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi, riportati in lettere nel documento di valutazione.
– l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva, in sede di scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, presieduto dal dirigente scolastico, è deliberata secondo le disposizioni di cui agli articoli 2 e 3 del decreto legge.
Sono ammessi alla classe successiva gli alunni con:
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frequenza delle lezioni con 3/4 delle presenze (salvo motivate deroghe in casi eccezionali)
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insufficienza grave in massimo tre discipline (voto 4), se il Consiglio di classe ritiene che l’alunno possa frequentare proficuamente la classe successiva
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voto non inferiore a 6 decimi nel comportamento.
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La valutazione del comportamento dell’alunno è effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi espressi collegialmente dai docenti del Consiglio di classe, anche in relazione alla partecipazione alle attività e agli interventi educativi realizzati dalle scuole in sede di scrutinio intermedio e finale.
La votazione sul comportamento degli studenti concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo.
Ciascun insegnante si fa garante dei principi di coerenza e trasparenza della valutazione adottata nei confronti degli alunni e dei genitori.
Le valutazioni quadrimestrali intermedie e finali vengono sempre espresse con voti in decimi, come previsto dalla norma.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO del primo ciclo dell’istruzione
Ammissione all’esame
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Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del I ciclo di istruzione gli alunni devono aver conseguito la valutazione di almeno sei decimi nel comportamento e in ciascuna disciplina o gruppo di discipline di studio.
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Il consiglio di classe, con decisione assunta a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere all’esame di Stato gli alunni frequentanti il terzo anno con insufficienza grave in massimo tre discipline.
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Il Consiglio di classe formula un giudizio di idoneità o, in caso negativo, un giudizio di non ammissione all’esame medesimo.
Giudizio di idoneità
Il Consiglio di classe definisce un giudizio di idoneità (o ammissione) espresso in decimi per ciascun alunno, considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola secondaria di primo grado.
Alla valutazione conclusiva dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, l’esito della prova scritta nazionale INVALSI e il giudizio di idoneità.
Griglie di valutazione disciplinari
Griglia globale di comportamento
Griglia di Valutazione di Educazione Civica
Griglia di valutazione delle competenze
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI DELLO STUDENTE
VALUTAZIONE DELLA RELIGIONE CATTOLICA
e dell’attività alternativa alla religione cattolica
– La valutazione della religione cattolica viene espressa mediante una speciale nota da allegare al documento di valutazione riguardante l’interesse dell’alunno e il profitto che ne ritrae, con conseguente esclusione del voto in decimi
– I docenti incaricati dell’insegnamento della religione cattolica del I° e del II° ciclo partecipano alla valutazione periodica e finale solo per gli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Essi concorrono quindi alla determinazione del voto del comportamento e all’ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.